Nel suo libro “Il sentiero della speranza” Germana Sommaruga dedica un capitolo al “Mondo, comunità di speranza”: nella logica dell’incarnazione, Dio è già qui tra noi e grazie a Cristo ogni realtà terrena contiene già di suo il germe dell’azione salvifica di Dio.
“..Non la sola Chiesa è comunità: lo è anche il mondo, comunità umana che può diventare vera comunione di speranza. Vi sono rappresentati tutti gli ambienti e le classi sociali, tutte le professioni e le culture, tutte le età e le ricchezze e le razze, tutte le fedi, tutte le sofferenze.
Ogni uomo è stato chiamato da Dio in modo diverso. Ognuno ha un suo mistero, una sua storia, una sua famiglia. Possiamo essere – e spesso siamo – comunità di estranei persino nella nostra casa: una comunità in cui ciascuno cerca la propria personale realizzazione e accetta solo ciò che gli serve, gli piace, gli giova, rifiutando quanto lo contraria. Talvolta nella comunità sparisce il singolo. Talvolta, sotto apparenza di bene comune, l’interesse di pochi passa sopra e innanzi a tutto. C’è chi prevale, chi sfrutta. Queste sono talvolta le comunità in cui se uno si fa pecora il lupo se lo mangia.
Ma se avessimo in cuore Cristo Speranza e ognuno di noi tendesse a lui insieme agli altri?…E’ possibile questo senza spegnere l’identità personale e senza soffocare l’unità della comunità? Trasformare ogni comunità in comunità di speranza è possibile. C’è forse una condizione di fondo: che sia una comunità adulta e che sia una comunità di persone che sanno cosa sono e cosa vogliono diventare con l’aiuto di Dio e in vista di Lui….”
Tratto da “Il sentiero della speranza” di Germana Sommaruga – Ed. Salcom 1981